Difetti endoluminali, come le membrane, lembi immobili delle valvole e setti, sono stati descritti nella vena giugulare interna ( IJV ). Gli ostacoli venosi endoluminali possono colpire praticamente qualsiasi segmento delle principali vene, tra cui la cava e le vene iliache, a causa di un processo incompleto nella fase tardiva del processo di sviluppo dei grandi tronchi venosi.
I difetti endoluminali sono considerati uno dei principali meccanismi che causano un significativo ritardo del flusso giugulare in corso di insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ), se indagato con un metodo standardizzato di venografia con catetere.
Un recente studio clinico ha raccomandato l’ultrasonografia B-mode ad alta risoluzione corroborata da M-mode per rilevare prontamente le differenze tra le valvole della vena giugulare interna nella popolazione di controllo rispetto ai cuspidi valvolari immobili, che si presentano in prevalenza nei pazienti affetti da insufficienza venosa cronica cerebrospinale.
Secondo lo studio in cieco PREMISe, l’ultrasonografia intravascolare invasiva sembra essere la metodologia con la migliore accuratezza diagnostica per rilevare la presenza di ostacoli intraluminali delle vene giugulari interne.
Tuttavia, l'ultrastruttura dei lembi immobili / setti che interessano il lume delle vene giugulari interne nei casi di CCSVI non è mai stata indagata.
Sette pazienti affetti da insufficienza venosa cerebrospinale cronica, associata a sclerosi multipla ( 5 maschi e 2 femmine, di età media 44 anni ), sono stati studiati.
L'indagine istologica della parete delle vene giugilari interne in condizioni di CCSVI ha rivelato un eccesso di collagene di tipo III rispetto ai controlli, che avevano una predominanza di collagene di tipo I.
Coen et al ha anche dimostrato l'assenza di infiltrazione di cellule infiammatorie nella parete venosa. Quest'ultimo aspetto indica chiaramente che l'insufficienza venosa cronica cerebrospinale non può essere considerata un epifenomeno della sclerosi multipla, poiché la reazione immunitaria che caratterizza la malattia non è stato trovata nella parete della vena giugulare interna.
La insufficienza venosa cronica cerebrospinale sembra essere, sempre di più, una condizione vascolare indipendente.
L’analisi mediante microscopio elettronico a scansione ( SEM ) del lume giugulare ha rivelato ulteriori differenze significative tra insufficienza venosa cronica cerebrospinale e controlli, con distacco delle cellule endoteliali e uno strato irregolare dell’intima, rispetto ai controlli.
La morfologia al microscopio elettronico a scansione delle vene di controllo è risultata simile al tessuto di controllo della vena grande safena caratterizzata da flusso laminare, mentre le vene giugulari interne nei casi di CCSVI presentano somiglianza con il rimodellamento osservato nel lume delle vene malate, caratterizzato da turbolenze e riflusso.
La più sorprendente scoperta della analisi mediante microscopia elettronica a scansione è stata la mancanza di cellule endoteliali in tutti i setti / lembi valvolari immobili presi in esame.
Non si può escludere che la fibrosi intraluminale sia il risultato di un processo infiammatorio o trombotico, passato, risolto, che ha coinvolto la parete della vena giugulare interna.
Nonostante la novità dei risultati, lo studio non è definitivo, e non è in grado di spiegare se la perdita di cellule endoteliali sia primaria o sia causata da forze emodinamiche alterate o da rimodellamento post-trombotico / post-infiammatorio.
Ulteriori studi sono necessari per determinare la patogenesi di queste anomalie venose. ( Xagena2014 )
Zamboni P et al, Phebology 2014; Epub ahead of print
Neuro2014